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Dialetto di Rocca Imperiale (CS)
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  Verbi

| Coniugazione di avere | Coniugazione di essere | Verbi composti |

Modi e Tempi
La sola voce rimasta dei passivi e deponenti è il participio passato: AMATUS "ġamat’" (amato); LAUDATUS "Íudat’" e, acquisto dottrinale, "Íaudat’" (lodato), che in unione dell’ausiliare HABERE o ESSE "avé" , "jéss" forma i tempi composti o mancanti di forma propria. Le coniugazioni sono tre:

  • la prima in ARE conservatasi,
  • la seconda e terza latine unificate in ERE: MOVERE "mòv’(ere)" GAUDERE "gòd’(ere)"
  • quella in IRE, che comprende anche i verbi in ISCERE: FINISCERE "finiš’" (finire).
Tutte hanno perduto le desinenze dell’infinito presente, e, seguendo le leggi della fonologia generale, quelle degli altri tempi e la vocale della penultima sillaba quando la tonica è la terzultima. Dei modi si conservano l’indicativo, l’imperativo, il congiuntivo, l’infinito e il participio, ma non in tutti i tempi. Il congiuntivo presente manca assolutamente e il futuro indicativo è un tempo composto. Il congiuntivo imperfetto latino ha valore di condizionale e il piuccheperfetto si usa quasi esclusivamente nelle interrogazioni. Il participio presente, quando c’è, ha valore di sostantivo e il gerundio è quello derivante dal caso ablativo.

Verbi ausiliari
Per i verbi attivi, transitivi e intransitivi, ausiliare è HABERE "avé" per i passivi ESSE "jess’", che a sua volta si giova di ‘avere’ nei tempi composti.

 

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