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![]() Pianta del Castello |
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Una ripida e lunga scala (mi pare siano 91 gradini, molto rovinati, scivolosi) dal primo piazzale (angolo sud-est della piazza d’armi) porta ad un piccolo pianerottolo. Su questo pianerottolo, davanti e verso destra, si apre un ampio locale (di circa metri 5 x 5), con soffitto leggermente a volta (circa 4 metri di altezza), che si sviluppa di fronte e a destra della rampa della scala. Oltre alle dimensioni, insolite per un semplice "svincolo di inversione", si notano: un ampio arco murato, che occupa quasi interamente la parete di fronte all’ingresso (parete sud); nella stessa parete sud, un foro rettangolare (approssimativamente 35 cm x 40), che attraverso il muro di sette metri (a me pare che la profondità reale sia molto inferiore) sbocca sul burrone dietro al castello; nella parete est, un foro (simile al precedente) che sbocca sul fossato, tra la torre ed il ponte levatoio (a un livello appena più basso). Gli "sbocchi" dei due "fori" (partono da poco sotto il soffitto e si dirigono verso l’alto) dimostrano che questo locale si trova proprio sotto il portale d’accesso. Entrando nel castello, in occasione del nostro primo incontro, ho fatto notare che battendo sul lastrone che costituisce il pavimento del portale d’accesso si ha l’impressione di un rimbombo sottostante (ho sempre pensato ad un trabocchetto): sotto il portale d’accesso c’è il locale che ho appena descritto. Stando nel pianerottolo in fondo alla rampa di 91 gradini, alla nostra sinistra, vediamo una scala, breve e comoda (questi gradini sono ben conservati, più alti dei precedenti), che, andando in direzione opposta a quella dalla quale siamo venuti giù, porta nel fossato. Non interessa. Dallo stesso pianerottolo, di fronte, a sinistra, scendiamo per una scala angusta che continua la direzione della rampa d’accesso dal piazzale e che, dopo 7-8 gradini, si apre in un piccolissimo locale di svincolo. Da qui, la direzione della scala s’inverte (rientra verso nord) e, dopo altri 7-8 gradini, si arriva ad un altro svincolo: a sinistra c’è il sotterraneo che porta alla camera della tortura (a sud) e alla polveriera (dal lato opposto); a destra c’è l’accesso ai locali della torre di sud-est (che abbiamo già visitato). Siamo quasi a livello di fossato. Sono ritornato sui particolari di questo sotterraneo perchè l’ampio locale, che si apre alla fine della prima rampa di scale, si trova immediatamente sotto il portale d’accesso di Federico; da lì, una scaletta scende nei locali alla base del portale (abbiamo visto che in questi locali ci sono caditoie per i lati est e sud-ovest). Credo che questi sotterranei siano:
La presenza di una o due "stanze" sotto il portale d’accesso sarebbe coerente con la necessità di "alzare" l’ingresso del castello quanto più possibile sul terreno circostante (il fossato attuale non esisteva) e portarlo al livello del battiponte esterno; dalla semplicità costruttiva di una stanza rispetto ad una indaginosa sopraelevazione del piano di campagna; dalla disponibilità di uno o due locali utilizzabili come corpo di guardia, magazzino, alloggio. Gli Angioini avrebbero costruito il primo tratto di scala (forse sono stati loro a murare l’arco nella parete sud del locale), la torre di sud-est e l’ultimo tratto di scala che porta nel fossato. Questa successione nei tempi di costruzione spiegherebbe le incongruenze di livelli, di ampiezze, di conservazione dei gradini. Un altro sotterraneo che potrebbe fornirci ulteriori
indicazioni è quello che va dall’angolo sud-ovest del 3° piazzale (pressi della
torre a scarpa) alla finestra dell’assedio. Questo camminamento (a
Rocca questo termine è sinonimo di sotterraneo) non è accessibile; però, le
caditoie e le feritoie ancora visibili dall’esterno ai piani medi della
loggia tunn, dimostrano che all’origine questa zona non era coperta, non
era un sotterraneo.
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