Castello di Rocca Imperiale cosenza (cs) Calabria Federico II castello monumento nazionale beni culturali
Castello di Rocca Imperiale cosenza (cs) - Invito e guida
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Pianta del Castello
Pianta del Castello
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Durante la visita introduttiva, ho deliberatamente evitato di proporre datazioni ed attribuzioni, ma ci siamo lasciati con l'intesa di ritrovarci per cercare di rispondere ai seguenti quesiti:

Com’era il castello di Federico?
Cosa hanno costruito i d’Angiò?
Quali strutture sono state aggiunte dai d’Aragona?
Cosa è stato fatto nel settecento?.
Ci sono passaggi o sotterranei segreti nel nostro castello?

Per tentare di "ricostruire" il castello di Federico dobbiamo cominciare ad "eliminare" l’attuale fossato e tutte le strutture esterne ad esso. La struttura difensiva sfruttava i dislivelli del terreno circostante, come ancora avviene sui lati Ovest e Sud. Al portale d’accesso si arrivava grazie ad un terrapieno in muratura, incorporato successivamente in quello attuale, che giungeva fino all’inizio della gradinata esterna attuale. Da quel punto al portale d’accesso c’era prima una struttura in legno (facilmente rimovibile) che poggiava su un pilastro in muratura (battiponte), costruito a metà fossato; (fotografia) poi c’era il ponte levatoio vero e proprio. La parte interna del portale presenta lateralmente due grossi fori quadrati, non aperti verso l’alto: sono gli alloggiamenti per gli stipiti ("stanti") della anteporta (o porta interna) dei castelli coevi al nostro.

Osservando il portale di Federico dal terrapieno si vede la prima merlatura: inglobata nel muro a destra del portale è parecchio più bassa dei merli della torre e nel muro si vedono un paio di "buchi d’anta rotondi", caratteristici di Federico. Nella piazza d’armi vi ho fatto notare, sul lato sud, un "muro perso", che ha la stessa altezza della merlatura del portale; abbiamo visto che il piano di calpestio del piazzale è più basso di quello degli "stanzoni" che ci sono sul suo lato sinistro. Sotto la volta che porta dal piazzale della polveriera al piazzale della torre a scarpa, vi ho fatto notare che il muro interno dell’accesso alla guardiola è "diverso" dal sovrastante e iscrive un arco tamponato in secondo tempo.

Guardando il lato sud-ovest del castello (fotografia), nella torre cilindrica e nei muri adiacenti si vedono distintamente le feritoie e i merli della costruzione primitiva, di Federico. Seguendo feritoie e merli primitivi, si vedono chiaramente le sovrapposizioni e le "aggiunte" sia dal lato della torre a scarpa, sia dal lato sud-est fino al muro esterno della prima rampa delle scale d’accesso. Se sulla pianta del castello attuale "eliminiamo" le strutture evidentemente costruite in un secondo tempo, rimane evidentissimo il tracciato del castello di Federico.

Accettate, per il momento, l’attribuzione a Federico di queste parti del castello; mi riservo di farne l’argomento di una prossima visita, alla quale fin d’ora vi invito. Vediamo il resto.

Le apposizioni successive, aggiunte e/o sovrapposte al castello di Federico, possiamo attribuirle o per notizie precise desunte dagli archivi storici, oppure quando ritroviamo la tipologia architettonica peculiare dei diversi periodi storici. Per comodità espositiva, premetto i criteri storici ed architettonici di riferimento, desumendoli dalla letteratura specializzata, cui rimando in bibliografia.
 

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